
Progetto partecipativo e intervento site – specific di Irene Macalli
12 agosto – 1 settembre, Petraroja (BN)
Inaugurazione: 8 settembre, ore 17.00
Interventi: Angelo Pietro Torrillo, Sindaco di Pietraroja; Rosaria Iazzetta, Coordinatrice della Scuola di Scultura Accademia Di Belle Arti di Napoli; Lucia Falcigno, Docente dell’Università di Napoli Federico II; Irene Galuppo Storica Dell’ Arte.
Petraroja (BN), con i suoi 508 abitanti, è uno dei tantissimi comuni italiani che sta vivendo un logorante processo di spopolamento. Questa lunga e lenta tendenza delle aree interne è un fallimento della società contemporanea che privilegia l’accentramento economico e culturale nelle grandi metropoli, lasciando indietro i piccoli comuni scollegati dalle grandi città e dai relativi servizi. Eppure, da sempre, questi luoghi sono cuore pulsante e linfa vitale del nostro Paese, le cui radici affondano nella tradizione contadina e popolare che implica un legame di scambio sinergico con la terra. Tornare nelle aree interne significa quindi proprio questo: ripartire dal rapporto con la natura, la rinnovata ricostruzione di una relazione silenziosa e rispettosa con essa. Il progetto site specific di Irene Macalli, artista nata a Sant’Agata de’ Goti, altro comune del beneventano, mette al centro i legami orizzontali che resistono in queste terre, tanto tra le persone, quanto tra la collettività e il territorio. Il progetto CCÀ SOTTO ‘NUN CE CHIOVE si configura come una residenza artistica nel paese di Petraroja, luogo ancora legato alla lavorazione della terra e al pascolo. Dal 12 agosto al 1 settembre, l’artista soggiornerà nel piccolo borgo apprendendone le storie, gli usi e i valori locali. Al contempo, dal 19 al 29 agosto, nel paese saranno svolti a cura di Macalli dei laboratori artistici aperti a tutti, dagli anziani ai bambini, in cui verrà ricamata insieme l’opera site specific. Essa consiste in una bandiera bianca da issare, durante l’inaugurazione, a sei metri di altezza sulle pendici della Civita di Petraroja, il punto più alto della località beneventana. Ad oggi “la questione dei borghi” è risolta mediante una categorizzazione per bandiere secondo cui ai borghi da potenziare (o meglio da turistificare) viene assegnata una bandiera arancione. Questo approccio, tuttavia, attraverso la lente esclusivamente economica seleziona cosa può essere valorizzato (per qualche mese all’anno, poi torna tutto come prima) e ciò che può essere ancora una volta escluso e lasciato indietro. La bandiera bianca è una risposta a questo criterio. Essa è vessillo di resilienza, la cui trama colorata conserva le storie, le gioie e le lacrime di tutti quei paesi e quelle zone del mondo poste ai margini che, nonostante la programmata esclusione, continuano a modo proprio a rigenerarsi, con fatica spesso non riuscendo a sopravvivere.
Come accade in battaglia: finché c’è bandiera, non c’è sconfitta.
L’8 settembre alle 17.00 verrà inaugurata l’opera presso la località di Costa Sant’Anna a Pietraroja (BN), realizzata con la collaborazione del Comune di Pietraroia, la Fonderia Nolana e la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Questo lavoro è accompagnato da una tensione archivistica caratterizzata dalla raccolta di materiali video, scritti e fotografie che, in seguito, nel marzo 2025 verranno esposti presso la Galleria d’Arte Contemporanea Capnapoliest.
Testo di Irene Galuppo

Documentazione fotografica:









