Progetto partecipativo “Ccà Sotto ‘nun ce chiove: L’arte come riscatto sociale nei piccoli comuni

di Irene Macalli.” Pietraroja BN, 2024.

l progetto avviato a Pietraroja ha come obiettivo principale quello di documentare e raccontare la vita nei piccoli comuni delle aree interne, immergendosi nella quotidianità degli abitanti.

Il 12 Agosto mi sono trasferita temporaneamente in questo piccolo paesino montano, situato sui monti del Matese, convinta che la conoscenza profonda di un contesto debba passare attraverso un’esperienza diretta. Ho stabilito fin dal primo giorno un dialogo con la comunità locale, sfidando l’idea diffusa che in questi luoghi “non ci sia nulla”. Attraverso interviste e una stretta interazione con gli abitanti, ho ricostruito la storia del paese, scoprendo che le pratiche agricole, lungi dall’essere abbandonate, continuano a rappresentare una fonte di sostentamento fondamentale.

Per poter trascrivere e analizzare le informazioni raccolte, ho ottenuto l’appoggio della comunità, trovando ospitalità in diverse case del paese. Questo mi ha permesso di immergermi sempre più nella vita locale, condividendo le giornate con gli abitanti, partecipando alle loro attività quotidiane e adattandomi ai loro ritmi.

Ho esplorato le terre agricole, affiancato i pastori durante la mungitura delle pecore e ascoltato racconti sulla pastorizia e la transumanza. Questo processo ha arricchito la mia comprensione del territorio e delle sue tradizioni, fornendomi il materiale necessario per uno studio approfondito

https://www.exibart.com/arte-contemporanea/segni-sulla-bandiera-il-progetto-di-arte-partecipata-di-irene-macalli-in-un-borgo-della-campania

Il 19 agosto ha avuto inizio un laboratorio artistico partecipativo che ha coinvolto la comunità di Pietraroja nella creazione di un’opera site-specific, una bandiera bianca 200cm X 255cm, attraverso il ricamo. Questo laboratorio mira a valorizzare il patrimonio culturale del paese, utilizzando il ricamo non solo come tecnica artistica, ma come strumento di narrazione collettiva.

Il progetto promuove la collaborazione intergenerazionale, permettendo agli anziani di trasmettere i loro saperi ai più giovani, in un processo creativo che rafforza i legami comunitari e stimola una riflessione sull’identità culturale del luogo.

Una volta completata, la bandiera è stata installata e issata in uno spazio pubblico (Costa Sant’Anna) del paese su un’asta alta 6 metri, diventando simbolo del dialogo e della collaborazione che hanno caratterizzato il progetto. Al termine della mia permanenza a Pietraroja, i risultati di questa esperienza saranno pubblicati in una rivista annuale con l’obiettivo di condividere e valorizzare le storie e le testimonianze raccolte.

ENG

Participatory Project “Ccà Sotto ‘nun ce chiove: Art as Social Redemption in Small Villages” by Irene Macalli.
Pietraroja BN, 2024.

The project, which began in Pietraroja, aims to document and narrate life in small towns located in inland areas, by immersing fully in the daily lives of their residents. On August 12, I temporarily moved to this small mountain village, nestled in the Matese mountains, guided by the belief that a deep understanding of a place must come through direct experience. From the very first day, I began building a dialogue with the local community, challenging the widespread notion that there is “nothing” in these places. Through interviews and close interaction with the inhabitants, I reconstructed the history of the town and discovered that agricultural practices, far from being abandoned, are still a vital part of the local economy and identity. With the community’s support, I was welcomed into several homes, which allowed me to transcribe and analyze the information I collected while becoming even more immersed in local life. I shared everyday moments with the residents, participated in their routines, and adapted to their pace. I explored the farmland, joined the shepherds during sheep milking, and listened to stories about pastoral life and the ancient practice of transhumance. This process deeply enriched my understanding of the territory and its traditions, providing the foundation for a more profound and engaged artistic research. On August 19th, a participatory art workshop began, involving the community of Pietraroja in the creation of a site-specific artwork: a white flag measuring 200 x 255 cm, made through collective embroidery. The workshop aimed to enhance the town’s popular cultural
heritage, using embroidery not only as an artistic technique but also as a tool for collective storytelling. The project took on an intergenerational dimension, encouraging collaboration between different age groups. It allowed the elderly to pass down their knowledge to the younger generations through a creative process that strengthened community bonds and inspired reflection on the cultural identity of the place.
Once completed, the flag was installed and raised in a public space—Costa Sant’Anna—on a 6-meter-high pole, becoming a symbol of the dialogue and collaboration that shaped the project. At the end of my stay in Pietraroja, the outcomes of this experience will be published in an annual magazine, with the aim of sharing and preserving the stories and testimonies collected throughout the process.